FAQ - Cosa è utile conoscere prima di scegliere un Anemometro?

L’anemometro è uno strumento utilizzato per la misura della velocità e portata di un flusso d’aria e la sua più importante applicazione è nella verifica di impianti di climatizzazione e condizionamento.

 

Quanti e quali tipologie di Anemometri portatili ci sono?

Sostanzialmente ci sono cinque tipologie di Anemometri portatili che sfruttano differenti principi di funzionamento:

  1. Anemometro a Ventolina. La versione più diffusa e conosciuta grazie alle numerose applicazione e al fatto che è uno strumento particolarmente economico, aspetto importante da tenere in considerazione, il fatto che si tratta di un sistema di misura della velocità di un flusso d’aria prettamente direzionale e che necessita di uno spunto di partenza (0.3, 0.4 m/s) trattandosi di un moto rotatorio.
  2. Anemometro a Coppe. Molto simile come funzionamento alla versione a ventolina in quanto si tratta di un moto rotatorio che in questo caso è rappresentato da delle coppette (solitamente 3) che a differenza della ventolina, consente di catturare il flusso in modo omnidirezionale e per questo trova applicazione nella misura in ambienti aperti, specialmente in ambito nautico e sportivo.
  3. Anemometro a Filo Caldo. Questo particolare strumento è decisamente molto articolato e la sua applicazione e svariata e molto completa, specie nelle verifiche di velocità e portata su impianti HVAC. Si tratta di un principio di funzionamento adattabile a tutte le esigenze sia nella misura su canali che su bocchette e diffusori, particolarmente interessante la sensibilità di misura molto elevata.
  4. Anemometro a Tubo di Pitot. Di fatto si tratta di un Micromanometro per la misura della pressione differenzale, grazie al principio di funzionamento a tubo di Pitot consente, attraverso l’impiego di un tubo di acciaio forato, la misurazione e il calcolo della velocità e portata di un flusso d’aria. Importante sapere che questo principio è utilizzabile solo nelle misure all’interno di canali e non su ingressi e uscite, particolarmente interessante nel caso di condizioni estreme di temperature elevate o presenza di impurità.
  5. Balometro. Anemometro decisamente particolare e utilizzato specificatamente per la misura su bocchette e diffusori di impianti di climatizzazione e condizionamento, uno strumento indispensabile per la verifica e il collaudo di impianti HVAC

Oltre a queste tipologie, sono nate recentemente delle versioni di Anemometro con principio di funzionamento ad Ultrasuoni, impiegato quasi esclusivamente su sistemi di acquisizione fissa come centraline anemometriche o stazioni meteo.

 

Cosa mi consiglia per misure di flussi d’aria a basse velocità?

In questo caso dobbiamo stabilire se per bassa velocità intendiamo 2 - 3 m/s oppure valori più elevati. Se si tratta del primo caso, l’anemometro più indicato è quello a Filo Caldo “Hot Wire” perché è estremamente sensibile alle basse velocità garantendo un’ottima precisione. La sua tecnologia di funzionamento permette di apprezzare variazioni di velocità anche molto piccole, nell’ordine dei centesimi (0.01m/s) e cosa molto importante, non necessita di spunto in partenza come accade ad esempio nella versione a ventolina che sfrutta un moto rotatorio. Importante! Fare attenzione che si tratti di flussi d’aria pulita priva di impurità o sporcizia, in quanto l’elemento di misura dell’anemometro a filo caldo è molto delicato e potrebbe danneggiarsi seriamente con costi di riparazione elevati.

 

Qual’è la soluzione più indicata per la misura di velocità e portata su diffusori?

Per la misurazione della velocità su diffusori per condizionamento e riscaldamento, possiamo impiegare sia un Anemometro a ventolina che a Filo caldo, mentre le soluzioni a Tubo di Pitot o a coppe non sono utilizzabili. La versione più idonea è senza dubbio il convogliatore di flusso “Balometro” che viene impiegato nella maggior parte dei casi grazie al suo sistema di funzionamento che permette di catturare il flusso in modo completo e ottimale senza pericolo di errore.

 

 

Nel caso non si sia in possesso di un Balometro e si voglia utilizzare un Anemometro portatile nella misura su diffusori che abbia un costo decisamente inferiore, è consigliato l’impiego di un Anemometro a Filo caldo per tre semplici motivi:

  1. Offre una sensibilità maggiore, specialmente alle basse velocità
  2. Non necessita di uno spunto in partenza aumentando la sensibilità e precisione
  3. E’ possibile scegliere delle soluzioni dotate di sonda omnidirezionale, in grado di catturare il flusso proveniente da qualsiasi direzione. Nel caso dei diffusori, potrebbe risultare utile, specie per versioni a soffitto con alette in movimento dove l’anemometro a ventolina, prettamente direzionale, potrebbe incontrare maggiori difficoltà nella misurazione.

 

La turbolenza potrebbe causare di problemi di misura?

Certamente si, nella misurazione all’interno di condotti e canali è opportuno effettuare le misurazioni in tratti rettilinei privi di curve o strozzature come ad esempio in prossimità di filtri o altro. Questo accorgimento evita di incontrare delle difficoltà di misura dovute a turbolenze che si creano in queste situazioni, da sottolineare che generalmente sugli impianti HVAC sono previsti già dei fori di ispezione posizionati nei punti più idonei alla misurazione.

 

Ho bisogno di dotarmi di strumentazione per il collaudo di un impianto HVAC, cosa mi consiglia?

Tre sono gli articoli indispensabili per la verifica e collaudo di un impianto di climatizzazione e condizionamento HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning):

  1. Anemometro a filo caldo per la misura della velocità e portata all’interno dei canali, Grazie alla sua sonda di dimensioni molto ridotte e alla sensibilità molto elevata dovuta al principio di funzionamento “Hot Wire” che permette di effettuare misure attraverso un semplice foro di ispezione di circa 10 mm. Interessante valutare degli articoli dotati di sonda a filo caldo telescopica allungabile che consente di raggiungere i vari punti all’interno dei canali per il calcolo di un valore medio.
  2. Balometro. Strumento indispensabile per il collaudo di un impianto di climatizzazione, in special modo se si tratta di misure su diffusori a soffitto o parete di vario genere. Il Balometro è l’unico Apparecchio di misura anemometrica in grado di catturare completamente il flusso di aria in uscita da ogni bocchetta e diffusore con margini di errore molto contenuti
  3. Prova tenuta impianti “Duct leakage Tester”. Un articolo particolare ma estremante importante nel collaudo degli impianti, opera secondo normative di riferimento internazionali EN-12237, EN-1507 per tutti gli impianti aeraulici HVAC per valutare il livello di efficienza in relazione alle perdite.

 

 

Oltre a questi articoli indispensabili, non sottovalutiamo la necessità di effettuare anche ulteriori controlli, come quello relativo all’umidità e alla temperatura, oppure a misure di pressione per la valutazione di eventuali perdite di carico dovute a strozzature o eventuale intasamento di filtri. In questo caso potrebbe risultare utile dotarsi di Strumenti multifunzione in grado di interfacciare differenti sensori per la misurazione di più parametri

 

Che Anemometro posso utilizzare per misurare la velocità e portata in una cabina di verniciatura?

Decisamente la versione a Filo caldo per dei semplici motivi, la sensibilità della misura considerato che spesso si tratta di velocità molto basse e cosa importante la possibilità di acquisire una misurazione non prettamente direzionale, come accade nelle versioni a ventolina. La dotazione di una sonda telescopica è certamente utile per raggiungere tutti i punti di misurazione in modo agile e veloce.

 

Cosa mi consiglia per la misura della velocità di un flusso d’aria all’interno di canali?

In questo caso possiamo utilizzare due versioni, l’anemometro a Tubo di Pitot o a Filo caldo, dipende dalle caratteristiche e condizioni della misura. Se si tratta di una misura in campo della climatizzazione, dove abbiamo velocità moderate, temperatura standard e flusso d’aria pulita, la versione più indicata è senza dubbio l’anemometro a Filo caldo. Mentre se si tratta di situazioni più complesse con flussi d’aria con presenza di impurità, temperature elevate o velocità molto alte come accade nel campo dell’aspirazione, meglio utilizzare l’anemometro a Tubo di Pitot che offre una soluzione ottimale con un rischio minore, chiaramente rispettando le caratteristiche di applicazione per evitare di ottenere delle misurazioni errate, ricordiamoci che l’anemometro a Tubo di Pitot non può essere utilizzato nella misura di ingressi o uscite ma solamente all’interno di canali e su un tratto rettilineo che abbia una lunghezza di almeno 3 diametri prima e tre diametri dopo dal punto di misurazione, questo per evitare turbolenze che andrebbero a falsare completamente la misurazione.

 

 

Che precauzioni devo avere nell’utilizzo dell’anemometro a Tubo di Pitot?

Questo particolare strumento utilizzato per il calcolo della velocità e portata di un flusso d’aria è sostanzialmente un “Micromanometro differenziale” con risoluzioni molto alte che arrivano anche ad una sensibilità di 0.01 Pa. Il suo principio di funzionamento “Teoria di Pitot” consiste nella misurazione della pressione differenziale tra pressione statica e pressione dinamica di un flusso d’aria all’interno di un canale attraverso l’impiego di un particolare tubo forato in acciaio chiamato appunto “Tubo di Pitot”. Attraverso un calcolo specifico e l’utilizzo di un fattore “K” di conversione, l’anemometro a Tubo di Pitot è in grado di fornire direttamente il valore della velocità e portata del flusso d’aria.

 

 

Sei sono gli aspetti più significativi che dobbiamo considerare nell’utilizzo di un Anemometro a Tubo di Pitot :

  1. Dimensioni del Tubo di Pitot. Ci sono differenti misure disponibili ed è necessario fare attenzione nella scelta facendo riferimento alle dimensioni del canale che dobbiamo misurare, ossia avere una lunghezza del tubo che ci sconsenta di raggiungere, una volta inserito nel canale, i vari punti di
  2. Non collegare il Micromanometro direttamente all’impianto se non conosciamo il livello di pressione. Stiamo parlando di uno strumento dotato di sensori di pressione con portata bassissima 5000, 10000 Pa ( 50 – 100 mbar) e risoluzione molto elevata fino a 0.01 Pa, di conseguenza è molto semplice superare questa portata e danneggiare seriamente il sensore con costi di riparazione elevati. Perciò effettuare misurazioni solamente con il tubo di Pitot collegato
  3. Nel caso di presenza di impurità sul flusso d’aria o di temperature elevate, si raccomanda di effettuare misurazioni abbastanza veloci per evitare che la temperatura o altro raggiunga lo strumento elettronico “Micromanometro”.
  4. Mai effettuare la pulizia del Tubo di Pitot collegato allo strumento, specie se si utilizza aria compresa o altro, si andrebbe a danneggiare e rompere il sensore di pressione del Micromanometro
  5. Rispettare le distanze del punto di misurazione che deve avere un tratto rettilineo di almeno tre diametri prima e tre diametri dopo per evitare eventuali turbolenze che posso rendere inefficacie la misura.
  6. Assicurarsi che il Tubo di Pitot sia mantenuto direttamente parallelo al flusso d’aria, per facilitare l’operazione, è sufficiente osservare la direzione della connessione a “T” che ha la stessa direzione della curva di 90° in testa che deve essere orientata contro il flusso in modo parallelo.

 

 

Impurità, sporcizia possono creare difficoltà nella misura della velocità e portata di un flusso d’aria?

Questo accade spesso nella misurazione su impianti di aspirazione dove possiamo incontrare la presenza di fumi da combustione o trasporto di pulviscolo o altre tipologie di particelle più o meno grandi. In tutti questi casi è opportuno affidarsi alla versione di Anemometro a Tubo di Pitot, che grazie al suo principio di funzionamento che impiega un tubo di acciaio con un sistema di misura basato sulla differenziale tra pressione statica e dinamica permette di effettuare rilevazioni attendibili anche in questi casi. Attenzione però che l’impiego di questo strumento deve avvenire solamente all’interno di canali e condotti e non all’esterno su ingressi e uscite rispettando delle specifiche importanti.

 

Devo effettuare una misura in aria aperta, cosa posso utilizzare?

Per questa applicazione, possiamo utilizzare un anemometro a filo caldo con sonda omnidirezionale, oppure un Anemometro a Coppe, particolarmente impiegato in campo nautico e sportivo. La scelta va effettuata tenendo in considerazione due fattori, il primo determinato dalla sensibilità di cui abbiamo bisogno, ossia se dobbiamo rilevare flussi d’aria molto bassi e con elevata precisione, come nei casi di misurazione del confort microclima (ISO 7730) dobbiamo affidarci ad anemometri a Filo caldo, mentre, in caso contrario, è sufficiente una versione di Anemometro a Coppe che offre una soluzione ottimale ad un costo contenuto. Nel caso di misurazioni inerenti all’analisi Microclima in conformità alle normative ISO 7730 e Dlgs 81 esistono degli strumenti specifici “Centraline Microclimatiche” in grado di calcolare automaticamente gli indici di confort PPD, PMV e WBGT.

 

Per le misure di Confort Microclima, che Anemometro posso utilizzare?

Stiamo parlando di una misura specifica secondo normative internazionali ISO 7730 e contenute anche nel d.lgs. 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza negli ambienti di lavoro). Per questa applicazione esiste della strumentazione specifica, Centraline Microclima, appositamente create per la misura e il calcolo dei parametri di confort:

  • WBGT (Wet Bulb Glob Temperature) per la misura della temperatura a bulbo umido e dell’irragiamento della temperatura con il Globo-termometro.
  • L’indice PMV (Predicted Mean Vote: Voto Medio Previsto), per analisi degli ambienti moderati.
  • L’indice PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied: Percentuale Prevista di Insoddisfatti).